udc-ti.ch [7 Marzo 2019]
Abbiamo un Ticino con parecchi problemi ed un Mendrisiotto, la mia regione, che ne ha anche di più. Se le promesse che un po’ tutti stanno facendo in campagna elettorale venissero mantenute, fra quattro anni ci ritroveremmo con un Ticino senza disoccupati e persone in assistenza, con la metà dei frontalieri, con un turismo che va a gonfie vele, con l’Alptransit a sud di Lugano in via di costruzione, con una Scuola che risponde alle esigenze dell’economia e del settore accademico e così via. Non sarà così. Però qualcosa si può fare. Se vi promettessi miracoli, oltre che presuntuoso, sarei anche bugiardo. E allora? E allora vi prometto ciò che posso mantenere: se, con il vostro aiuto, sarò eletto vi posso assicurare il massimo impegno a portare avanti quelli che sono i cavalli di battaglia di UDC e UDF e, in particolare, quelli che mi stanno molto a cuore. Fra questi vi è la formazione dei giovani che è strettamente interconnessa con il lavoro, l’economia, la preferenza indigena ed il frontalierato. Occorre promuovere maggiormente la formazione professionale in modo che i giovani siano sufficientemente preparati per affrontare le sfide del mondo del lavoro e la concorrenza della manodopera frontaliera e che non finiscano in disoccupazione.
Specialmente nelle professioni sociosanitarie avremo sempre maggior bisogno di addetti, ma non ne formiano a sufficienza: è dunque necessario creare più posti di stage nelle professioni paramediche quali infermiere, fisioterapista ecc.
Molto importante è poi l’aiuto alle famiglie. La denatalità è un problema serio. Sono necessari provvedimenti che permettano alle famiglie di vivere dignitosamente e di mettere al mondo dei figli avendo la possibilità di educarli e di mantenerli. È sì necessario creare un numero sufficiente di posti in asili nido, ma occorre anche dare un sostegno finanziario alle mamme che preferiscono accudire ed educare i figli a casa. L’educazione è un compito fondamentale della famiglia e non dobbiamo demandarlo allo Stato.
Edo Pellegrini, candidato in Gran Consiglio