SÌ all’Iniziativa per la limitazione (immigrazione moderata).
Uno Stato libero deve poter decidere democraticamente e autonomamente chi può entrare sul suo territorio; è così per tutti gli Stati del mondo, salvo che per l’UE e, attualmente, per la Svizzera nei confronti dell’UE.
Con l’approvazione di quest’iniziativa torneremmo a gestire autonomamente l’immigrazione come succedeva prima del 2007: con contingenti, tetti massimi e preferenza indigena.
Un imprenditore che volesse assumere un dipendente straniero dovrebbe dimostrare di non aver trovato nessun residente con le competenze necessarie; attualmente può assumere un qualsiasi cittadino UE senza restrizioni.
SÌ al decreto federale concernente l’acquisto degli aerei da combattimento.
Da quando è stata votata l’attuale legge sulla caccia – nel 1986- il contesto svizzero è cambiato: i lupi, allora assenti, hanno fatto ritorno. Nel 2019 ne si contavano 80 esemplari e 8 branchi.
Tenuto conto di questo nuovo contesto, il Parlamento ha elaborato una revisione della legge sulla caccia: il lupo resterebbe una specie protetta e i branchi preservati. Si permetterebbe ai Cantoni di controllare la crescita e la diffusione dei lupi e di ordinarne l’abbattimento a precise condizioni, prima di aver causato danni. La Confederazione dovrà comunque sempre essere consultata prima di ogni eventuale abbattimento.
NO alla modifica della Legge sulle indennità perdita di guadagno (congedo paternità).
Un congedo di due settimane da prendere entro 6 mesi dalla nascita del figlio non porterebbe sostanzialmente nessun valore aggiunto alla paternità.
In compenso costerebbe caro a cittadini e aziende che dovrebbero finanziarlo con un prelievo sui salari: in questo momento economicamente difficile non è proprio il caso di mettere un ulteriore peso su popolazione e aziende.
In tempi in cui le assicurazioni sociali sono già in grave difficoltà finanziaria (e non sappiamo ancora come provvedere a risanarle: AVS) non è il caso di aggiungerne di ulteriori.
SÌ alla modifica della Legge sulla caccia.
Da quando è stata votata l’attuale legge sulla caccia – nel 1986- il contesto svizzero è cambiato: i lupi, allora assenti, hanno fatto ritorno. Nel 2019 ne si contavano 80 esemplari e 8 branchi.
Tenuto conto di questo nuovo contesto, il Parlamento ha elaborato una revisione della legge sulla caccia: il lupo resterebbe una specie protetta e i branchi preservati. Si permetterebbe ai Cantoni di controllare la crescita e la diffusione dei lupi e di ordinarne l’abbattimento a precise condizioni, prima di aver causato danni. La Confederazione dovrà comunque sempre essere consultata prima di ogni eventuale abbattimento.
NO alla modifica della Legge sull’imposta federale diretta.
La legge intende portare da 10’100.- a 25’000.- la massima deduzione possibile per la custodia dei figli da parte di terzi (per l’imposta federale diretta IFD) e di portare da 6’500.- a 10’000.- le deduzioni generali per i figli, indipendentemente dalla modalità di accudimento.
Il 40% delle famiglie (con reddito basso) già ora non paga alcuna IFD, e non trarrebbe alcun vantaggio dalla modifica; il vantaggio sarebbe minimo anche per le famiglie del ceto medio. Ne beneficerebbero solo le famiglie più benestanti, a scapito, però, delle entrate della Confederazione in questo difficile momento.
Anche le famiglie che decidono di avere un solo reddito affinché un genitore possa occuparsi dei figli, non avrebbero vantaggi fiscali.