20 novembre 2012 – CDT
L’UE deve nominare un nuovo commissario alla sanità. Malta ha proposto Tonio Borg, avvocato, professore universitario, deputato al parlamento maltese, già ministro e vice-premier, specialista di diritti umani, già membro del Comitato europeo per la prevenzione della tortura ecc. ecc. Le credenziali non sembrano male. Ma bastano? Parrebbe di no. Per accertare la validità della sua candidatura, egli è stato sentito dal parlamento europeo in un’audizione tenutasi il 13 novembre ed è sorto un grosso problema a seguito delle convinzioni etiche del signor Borg che, purtroppo per lui, sono in contrasto con i cosiddetti «valori europei». Egli è infatti contrario all’aborto e poco aperto sulle questioni riguardanti i diritti degli omosessuali. Durante l’audizione Borg ha più volte ribadito che, in caso di elezione, si atterrebbe alla Carta europea dei diritti fondamentali ed in nessun caso le sue opinioni personali creerebbero un conflitto con la Carta. Le sue parole non sembrano aver convinto diversi partiti, soprattutto si sinistra, che hanno deciso di non sostenere la sua candidatura. La deputata olandese Sophia in ‘t Veld, ha affermato: «Tonio Borg ha detto che non abbandonerà le sue convinzioni alle quali io mi oppongo fortemente – la sua Europa non è la mia Europa». L’osservazione mi sembra di una gravità considerevole: se vuoi fare il commissario europeo, non solo devi lasciar da parte le leggi del tuo Paese (Malta è fra i Paesi in cui l’aborto è ancora illegale), ma devi lasciar da parte anche le tue convinzioni!
Per rendere l’idea, quindi, un vero cristiano di qualsiasi denominazione, un cattolico devoto, un credente evangelico come il sottoscritto, non potranno mai essere commissario europeo alla sanità. Povera Europa che una volta eri la culla del cristianesimo e ora sei aperta a tutto meno che alle tue radici giudeo-cristiane! Dio ci guardi da questa Europa.
Edo Pellegrini, presidente Unione democratica federale (UDF) Ticino