L’Unione Democratica Federale è di nuovo rappresentata nelle istituzioni federali avendo riconquistato un seggio al Consiglio nazionale grazie al Canton Berna. Un grande successo per un piccolo partito! Anche UDF Ticino ha di che essere soddisfatta; con le 1’084 schede ottenute dalla lista UDC-UDF siamo il piccolo partito che, di gran lunga, ha conseguito il miglior risultato in Ticino: siamo al settimo posto fra le 23 liste presentate, preceduti solo dai grandi partiti.
Cosa dire dei risultati dell’alleanza di destra?
Le 4 liste, UDC, UDC-UDF, UDC Agrari e UDC giovani hanno ottenuto un ottimo risultato; in controtendenza con il trend a livello nazionale siamo cresciuti, complessivamente, di 1.4 punti percentuali. A causa del cattivo risultato ottenuto dalla Lega ciò non è bastato per salvare il seggio di Roberta Pantani che, purtroppo, è andato al fronte rosso-verde, indebolendo la posizione della deputazione ticinese a Berna, già fin troppo favorevole alle aperture verso l’UE.
Hanno vinto gli ambientalisti; ed ora?
L’attenzione all’ambiente, quindi al Creato, è certamente dovuta, ma molti altri sono i problemi che richiedono decisioni importanti nell’immediato futuro e la svolta rosso-verde in Consiglio nazionale è preoccupante sotto molti aspetti: per risolvere le questioni ambientali ci verranno imposte una serie di nuove tasse e balzelli? E come si comporterà il nuovo Parlamento nei rapporti con l’UE e sul famoso accordo quadro?
La corsa al Consiglio degli Stati
Ci auguriamo che l’eccellente risultato di Marco Chiesa al primo turno venga confermato al ballottaggio del 17 novembre e che, finalmente, almeno uno dei due rappresentanti ticinesi alla Camera alta sia in linea con le aspettative dei ticinesi che hanno sempre dimostrato una chiara avversione alle aperture verso l’UE.
Edo Pellegrini, presidente UDF Ticino, deputato in Gran Consiglio