5 luglio 2013 – CDT
Nella sua lettera al «Corriere del Ticino» del 2 luglio, Souhail Matoussi osserva, giustamente, che bestemmiare in pubblico è cosa deplorevole, non fosse altro che perché ciò offende la sensibilità di eventuali credenti che udissero la bestemmia. Nel suo disquisire, però, fa delle affermazioni assolutamente infondate, sostenendo, in sostanza, che c’è un solo Dio che i cristiani e gli ebrei chiamano, appunto, Dio e i musulmani Allah.
Ciò non corrisponde assolutamente al vero. In effetti Allah non ha nulla a che vedere con il Dio della Bibbia adorato da ebrei e cristiani ed è lo stesso Corano che, in più punti, chiarisce il concetto. Fra i fondamenti irrinunciabili del Cristianesimo annoveriamo l’esistenza di un unico vero Dio trinitario, che ha generato un Figlio, Gesù Cristo, morto e risorto per la remissione dei peccati di coloro che pongono in Lui la propria fiducia. Tutto ciò è riconosciuto da tutte le confessioni e denominazioni cristiane, ma, d’altra parte, tutto ciò è anche inequivocabilmente in contrasto con quanto leggiamo nel Corano dove è detto più volte che Allah non ha figli; si legga per esempio Sura 6:101, Sura 9:30 (dove quella che viene spesso chiamata «religione di pace» afferma anche: «Li annienti Allah», riferendosi a coloro che credono che il Messia sia figlio di Dio!), Sura 19:88-92, Sura 23:91, Sura 43:81, Sura 112. Nella Sura 19 viene addirittura affermato che attribuire un figlio ad Allah è qualcosa di mostruoso.
Il Corano afferma chiaramente che Allah è unico e non esiste Trinità (Sura 4:171, Sura 5:72-73), anzi adorare Gesù è idolatria. Per il Corano Gesù è solo un uomo, un profeta, non è Dio (Sura 3:59). Inoltre, sempre secondo il Corano, Gesù non sarebbe statoaffatto ucciso, né crocifisso, né sarebbe risorto, ma sarebbe stato elevato in cielo da Allah (Sura 4:157-158); senza risurrezione vana sarebbe la fede dei cristiani!
Potrei continuare con le citazioni, ma, a questo punto, risulta fin troppo evidente che Allah non è, e non vuole nemmeno essere, lo stesso Dio che adorano cristiani e ebrei. Volerlo far credere è uno dei tanti ambigui metodi per minare la fede di coloro che credono, come il sottoscritto, nel Dio della Bibbia.
Edo Pellegrini, Vacallo presidente dell’UDF Ticino